La terapia è lo spazio in cui almeno uno dei due rischia di essere se stesso, e quello è il terapeuta.

Fritz Perls

Valsesiana di origine, torinese d’adozione, scopro il fascino per la psicologia a ridosso degli anni dell’università, che fino ad allora immaginavo mi avrebbe portata a prendermi cura degli animali. Sono infatti da sempre profondamente innamorata della natura, dei boschi, delle montagne, e di cani, volpi, lupi, camosci… Il verde, il silenzio e quattro impronte a fianco alle mie sono le dimensioni in cui mi rigenero, che cerco quando l’ansia e la fatica diventano troppo rumorose. Già, perché l’idea che lo psicologo sia una persona sempre serena, visto che è capace di lavorare con la sofferenza altrui, è qualcosa che proprio non mi appartiene. Sono anch’io come voi: delle volte mi spavento, mi arrabbio, mi sento triste e stanca, impotente… ed è proprio a partire dall’esperienza che faccio nella mia pelle, unita alla formazione che ho seguito per anni, che posso essere lì con voi mentre faticate, ad aiutarvi a scoprire qualcosa di nuovo.

Dopo 5 anni di università frequentata a Torino, conseguo la laurea a pieni voti in psicologia clinica, e nell’anno di tirocinio post-lauream scopro non solo un modo di fare psicologia, ma proprio un modo di vivere: la Gestalt. Frequento infatti la Scuola Gestalt di Torino, dove trovo un ambiente stimolante e nutriente come pochi altri, che sembrava dare forma e parola al modo di lavorare che naturalmente avevo dentro. Per questo decido di seguire lì il corso di specializzazione in Psicoterapia della Gestalt. Sono questi anni di grande nutrimento personale e professionale, dal momento che smetto finalmente di vedere tanti libri e teoria, ed attraverso l’esperienza ed il lavoro diretto su me stessa, all’interno del gruppo di formazione, imparo a fare terapia. Credo non ci sia modo più bello e stimolante di apprendere e crescere. In questi anni, come in altri passati, ho anche modo di lavorare in ambito psichiatrico, cosa che arricchisce ulteriormente il mio bagaglio di esperienza, e contribuisce a fare di me la gestaltista che sono oggi.